Cos’hanno in comune la colla di cartapesta, una cotoletta e una pavlova? Sembrano piuttosto diversi, eppure hanno tutti in comune un ingrediente di base: la farina. Passiamo alla biologia. Cosa hanno in comune il respiro e le stagioni? Sembrano abbastanza diversi, eppure hanno una matrice comune: il disegno circolare.

Il disegno circolare

Il fiorente progetto di vita è ciclico e si compone di quattro momenti: un nadir, una fase dinamica estroversa e centripeta, uno zenit, e una fase dinamica introversa e centrifuga.

The cyclical blueprint

Poiché il respiro inizia con una pausa, e le stagioni con l’inverno, si presenta così:

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Corrispondenze nel respiro e nelle stagioni

Ci sono corrispondenze a livello biochimico e fisico. Vediamole.

Fase 1 – inverno/ polmoni vuoti

È una sospensione, una pausa, un apparente trionfo della morte: i polmoni sono vuoti, come quando si muore, e le piante entrano in uno stato di quiescenza, eppure sono vive. Morte e vita coincidono. Un processo che rivediamo anche nel solstizio d’inverno.

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Fase 2 – primavera / inspirazione

È una fase dinamica, dove tutto, dalle piante al torace e ai polmoni, si espande e cresce verso l’esterno (questo è il significato di ” estroverso). L’ossigeno viene respirato attraverso un movimento centripeto che fa espandere il torace e i polmoni e nutre le cellule. Le piante ritornano in vita e le loro radici risucchiano le sostanze nutritive che i batteri hanno preparato durante l’inverno, in modo che le piante crescano e germoglino i semi. La primavera ci fa sentire audaci e vivaci, e cosa facciamo quando abbiamo bisogno di coraggio e di un po’ di energia in più? Esatto, inspiriamo!

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Fase 3 – estate / polmoni pieni

È un’altra sospensione, una pausa, un apparente trionfo della vita, o morte e vita coincidono: i polmoni sono pieni, le piante maturano e producono frutti. Ma nel momento del trionfo è insita la morte: le foglie cominciano a seccare, e i frutti a staccarsi dagli alberi. I polmoni hanno conquistato tutto ciò che volevano, e proprio in quel momento di trionfo, devono lasciar andare. Un processo che vediamo anche nel solstizio d’estate.

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Fase 4 – autunno/espirazione

È una fase dinamica, in cui petto, polmoni e piante si rilassano, rilasciano e “de-crescono” richiamando energie (che è uno dei significati di “intro-verso”). Negli animali, le cellule sono state nutrite nella fase 2 e ora producono rifiuti (sì, proprio come il nostro sistema digestivo, che si basa anch’esso sullo stesso disegno circolare) che viene eliminato da un movimento centrifugo: l’espirazione. Le piante iniziano a eliminare ciò che è vissuto e ora deve morire: le foglie vengono fatte cadere in modo da nutrire i batteri nel terreno durante l’inverno, mentre i frutti cadono e marciscono, in modo da liberare i semi. Cosa facciamo quando abbiamo bisogno di rilassarci e di mantenere la calma? Espiriamo, ça va sans dire!

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Perché è importante?

Questo disegno circolare dà forma a molti altri cicli biologici, tra cui il ciclo mestruale, il ciclo della linfa delle piante, che è regolato dal ciclo lunare, sì, anch’esso basato sullo stesso disegno, l’orologio circadiano, per citarne solo alcuni.

Questo disegno ciclico è la chiave di tutti i processi rigenerativi, dalla salute all’economia, dall’ambiente all’uguaglianza.

Proprio come la respirazione può cambiare la vita se praticata con consapevolezza, lo stesso vale per il disegno circolare.

Una pratica consapevole e una solida comprensione del disegno circolare:

  • Promuove il benessere e la cura preventiva di sé, e fornisce indicazioni sulla strada verso la resilienza, compresi indicatori chiave per i medici.
  • Supporta la scelta informata, l’ispirazione e lo stupore, simile a quello di un bambino che ha imparato a leggere.
    Collega puntini improbabili: la creatività si diversifica e fiorisce.
  • Sviluppa un atteggiamento di apertura che permette alla natura di avere lo spazio di cui ha bisogno e favorisce un impegno a lungo termine per uno stile di vita che sostiene i processi rigenerativi naturali.
  • Inquadra la diversità sotto nuove prospettive, favorendo la connessione, la collaborazione e l’interdipendenza.
  • Nutre l’equilibrio, la resilienza, le capacità cognitive, l’intelligenza ecologica ed emotiva: la produttività migliora, così come il riposo.